martedì 19 giugno 2012

Seduto!


Il tipo che mi siede accanto stamattina si chiama Johnny, è simpatico è un maniaco e abbiamo un sacco di cose in comune. Per esempio gli piace essere incaprettato, dolorosamente morso al collo e agli arti, strangolato con gentilezza e fare del sesso vero. Purtroppo è bruttino, indi ragion per cui, sull'ultima questione passerò. Lui è molto... strambo e questo lo rende interessante. Fosse stato per me ci saremmo scambiati i numeri di telefono e ciao. Be' ha rifiutato. Vuole tenersi in contatto, penso io, e lui senza perdere altro tempo suggerisce che lo porti a spasso tutti i giorni, tutto il giorno. Giuro, s'è passato una corda intorno al collo e mi ha dato la cima. È sveglio, mi ha suggerito di legare le catene del mister alla corda, così che possa strattonarlo in caso facesse le bizze. così abbiamo preso a uscire insieme. Ora lo adoro. Ora resta solo la questione nonna. Non sopporta gli animali, siano insetti, rettili o mammiferi. Certo, potrei sfruttare l'aspetto di Johnny e la parziale cecità di nonna per farle credere che è un normale essere umano. Per la questione “bisognini” però si arrangi da solo, Cristo. Sta a vedere che mi tocca pure pulirgli il culo.



venerdì 18 maggio 2012

Il mostro

"Ok, sei riuscito a spaventarmi, ora esci fuori o ti ammazzo!"
Il suono dei passi aveva smesso di clappettarmi nella testa, e quasi mi convincevo di essere davvero sola, quasi provavo un po' di affetto per la vecchia panchina e per il parco e gli alberi che conoscevo uno per uno da quindici anni. Ma i passi ripresero accompagnati da una voce, 'sta volta.
Sono disarmata... sono disarmata..., era l'unica cosa che riuscivo a pensare mentre le sue parole riecheggiavano nella notte con quella punta di follia che ha chi ha vinto qualcosa. Una scimmia che si sentisse il re della giungla avrebbe strillato con quello stesso finale sguaiato. Vorrei vomitare, invece Balbetto stringendo i denti per non far trapelare il panico, che farebbe meglio ad uscire fuori, che al buio è ridicolo anche parlare... (ma lui non lo sa che miss sangue freddo sta per bagnare le mutandine!)
Prendo tempo, mi guardo intorno in cerca di un ramo, un sasso, una motosega!
E il tizio obbedisce. Di fronte al rischio di uno stupro la cosa che mi fa inorridire di più è che questo ragazzino non è brutto, è mostruoso, uno scherzo della natura, con tutto il rispetto che posso avere per la natura. Non voglio dire che "stuprata da un bel ragazzo" sia un'ipotesi da non buttare solo... invece sì, voglio dire questo. E glielo dico!
"Dannato mostro deforme, ma che vuoi da me? Perché non te ne vai a dormire??? Vai a casa e restaci! Mi fai schifo! Col cavolo che te la do, io sono...
Ora che è sotto la luce del lampione rotto, vederlo ridere da un solo lata del volto irsuto perdere saliva dall'angolo aperto mi lascia senza parole. Vorrei una moto, una bici... ma anche una pistola andrebbe bene, o almeno un cane da guardia. 
Mi si avvicina. Mi dice che sono carina e l'acquolina in bocca lo fa biascicare. Forse è ubriaco. Gli chiedo se ha una birra anche per me (ma che mi salta in testa?) e fa un altro passo.
Attorno a me non si oda che una cicala, forse due, troppo poche per aiutarmi, comunque.
Ha un garage dietro l'angolo, se voglio seguirlo potremmo divertirci, questo e quello che dice lui mentre mi alza una mano addosso. Istintivamente alzo le mie per proteggermi e le vedo, la mia salvezza. Sono armata, ragazzi, ho delle catene piuttosto grosse attorno ai polsi. Spero solo che non le prenda per un invito al bondage.
Continua...

lunedì 30 aprile 2012

Alone in the dark (un'altra storia di Mimì)

Mi stanno seguendo. Non sono una cacasotto, ma la zona è una vera merda e sono le tre del mattino. Se state pensando, chi te l'ha fatto fare, avete ragione. Se state pensando te la sei andata a cercare,  avete torto. Non ho scelto io, il luogo degli allenamenti notturni e non ho scelto io di parteciparvi. Avrei potuto rifiutarmi? No. Non si batte chiodo da mesi e se il Mr. mi prende in squadra, trovarsi un fidanzativo sarà uno vero scherzo. Qualcuno mi spiega perché al buio ci sono tutte queste ombre? Non è la luce che fa le ombre? Non un lampioncino semi-fulminato, comunque.
Be' sì, un errore l'ho fatto. E faccio meglio ad ammetterlo adesso che sono ancora tutta intera. Ho messo i tacchi. Mai mettere i tacchi in queste situazioni del cazzo perché se la fortuna ti aveva tenuto al ripario da spioni e malintensionati da un momento all'altro ti ritrovi inseguita dai tuoi stessi passi e non c'è niente di più spaventoso, giurò! Sto attirando tutte le creature a portata d'orecchio, lo sento, e non è né il luogo né l'ora giusta per sparate del genere! Inutile sperare si tratti di giocosi gattini e innocui poppanti. Se qualcuno mi insegue minimo è uno zombi!
Calma... mi sto autosuggestionando, potrebbe non esserci nessuno. Quel clack clack che sembra riecheggiare più in là, dietro di me, potrei essere io stessa, o un clown con le scarpe enormi, o un ragazzino che applaude le mie caviglie quasi perfette... fermati! Sì brava, così se il rumore continua ho la certezza di essere io... grazie. Col cazzo che faccio una minchiata del genere, io proseguo e chi s'è visto s'è visto. Calmati! Ripeti a te stessa le 6 regole della serenità.

1 - Hai già cominciato a parlare con te stessa per tranquillizzarti?

 - Sì
2 - Continua così, niente storie, fallo e basta!
3 - Via le scarpe!
4 - Smettila di parlare!
5 - ...Di bisbigliare...
6 - Di battere denti e ossa tra loro. Non c'è freddo e anche se non v'è alcuna traccia di ascensori, non c'è alcun motivo di preoccupazione...


Ora... hai seguito le 6 regole alla lettera?
Sì.
Quindi sei senza scarpe?
Sì.
... E senti sempre quel fastidioso clack clack dietro di te?
Sì.
Bene, indossi i pantaloni o la gonna?
La... gonna. 

è  corta o t'impaccia nei movimenti?
No, no è abbastanza corta, perché?
Comincia a correre.
...

Continua...

sabato 21 aprile 2012



Quel pezzo di merda dell'allenatore mi sta massacrando, coi suoi allenamenti notturni. Se solo la nonna non fosse fissata con la storia della sofferenza purificatrice l'avrei già mandato a cagare.
Ma il fatto è che la pallaavolo femminile è molto popolare, quest'anno, e se voglio avere anche una sola possibilita di farmi ripassare sul tavolone della mensa, devo resistere. Non importa quante cannonate micidiale dovrò subire, non importa se sul viso, in pancia, sui polsi.
Non conosco altri modi per farmi scopare entro l'inizio dell'estate. Ed è fondamentale, perché, funziona come a capodanno. Chi la dà a capodanno la dà tutto l'anno :p
Non me ne frega un beneamato del campionato studentesco e balle varie, non sono come quelle fanatiche che sbavano per un posto in prima squadra. Ma che si sono messe in testa! Voglio dire, siamo il Giappone. La miglior pallavolista del paese è sotto il metro e settanta! Insomma il Giappone non cagherà mai uno sportivo decente! è un fatto. Ma qua hanno tutti la febbre del volley, sono diventati competitivi a livelli di malattia mentale...
Insomma, lo ammetto, Quando quel coglione ha tirato fuori le catene m'è preso un colpo, ma una volte messe ai polsi, c'è voluto poco a rompere il ghiaccio col sangue. Ovviamente lui non mi ha sfiorato, non fatevi strane idee, fa pur sempre parte del corpo insegnante, oltre a essere un cesso... ma spara certe pallonate che alla fine potrei persino imparare il bagher. Dico sul serio. Ma sapete cosa non mi fa dormire? Il pensiero di affrontare le mie compagne di classe e dover spiegar l'oro tutte queste croste marroni sugli avambracci. Devo escogitare una scusa, qualcosa che non mi scopra il gioco col mister. I nostri allenamenenti sono segreti...
Ma certo! Dirò loro che la nonna mi ha beccato a fumare e per farla sentire in colpa ho dovuto tentare il suicidio. Mitica! 8-)


Mimì